Mustang a Spa (2011 #3)

SpaEccoci qua, in ritardissimo per il report… questa settimana, grazie ad un uccellaccio del malaugurio, mi fumo la sorpresa della gara, perchè il venerdì me lo dice, e dicendomelo, da una parte mi esalto per la pista, dall’altra inizio a preoccuparmi per la pista.

Spa, la cara spa, la grande spa, una pista con la pi maiuscola, una pista disegnata probabilmente da qualche monaco all’alba dei tempi durante il tragitto dalla birreria al monastero, o forse dal campo di luppolo (questo ingrediente segreto e magico che non so manco come è fatto, anche se è buono!!! burp!) al monastero per fare la birra, con curve con staccate con rettilinei prima da paura, alla faccia dei tracciati nuovi disegnati da architetti con il diploma preso alla cepu, questo è un tracciato vero, la pista più bella in assoluto, me ne ero innamorato dai tempi di grand prix, ai tempi che la parola spa voleva solo dire due cose: o una ditta o il circuito, non come ora che tutti i fighetti vanno a spa, che manco sanno cosa è….

Ma parliamo della gara… con il mio super allenamento decido di fare la gara, come uno può decidere di giocare alla roulette russa, entro e vedo parecchi compari italiani, e il clima è subito da birreria belga, con quelle belle birre che le mastichi ancora il mattino dopo, che se sputi fai dei catarroni grossi come delle lumache.

Gara tesissima, curve terribili, avversari cattivissimi e un pc che fa quel che vuole… arrivato al bus stop scatta che è un impresa prendere la mira per arrivare al rettilineo…

Tutte le volte che faccio l’eau rouge (ma… scusate… a laguna c’è il cavatappi, qui l’eau rouge, che sarebbe vino rosso giusto?? non è che vogliono ubriacarci??) trattengo il fiato, e tutte le volte perdo qualcosa… ma quant’è difficile spa??

Corro cercando di mantenere la posizione, di non perdere, e fatico, faccio un po’ di errori, troppi errori, poi un crucco davanti a me (con tutto il rispetto dei crucchi), ma questo, con la rasta-mustang che sembrava uscita dal film cool runnings sbaglia più di me si gira, si gira davanti a me, io lo infilo e gli faccio un bel sorriso, lui si incavola come una biscia e mi marca stretto, gli vedo la faccia tipo la copertina di carmageddon dietro il volante, cerca il tasto per lanciarmi un missile terra-terra, e probabilmente, impegnato a cercare il pulsante si dimentica che ad un certo punto c’è una curva e me lo ritrovo nel bagagliaio, e poi lo lascio passare dicendogli che lo aspetto seduto sulla riva del fiume… e lui saluta sorridendo.

Poco dopo, mi avvicino a lui…. al rastacrucco, ma il display mi da un altro nome… avrà sbagliato?? no, questa volta deve essere il suo compare di squadra, anche lui fedele alla religione rasta, che probabilmente, i dreads davanti agli occhi lo hanno un pò annebbiato (mi accontento di pensarlo così, non pensate male voi) la vista e lo vedo rallentare rallentare rallentare… e prima della bandiera bianca lo vedo entrare ai pits, preceduto dal rastacrucco….

avranno cannato (asd) la benza? si saran bevuti la benza e son rimasti a secco? o semplicemente non voglion vedere la bandiera bianca, tantomeno quella a scacchi preferendo i tre colori rasta?

chi lo sa? io so solo che in un giro, senza fare nulla ho recuperato 2 posizoni. Finisco in 7° posizione, con la patente ai minimi storici, un po’ come la ferrari, un po’ come l’economia, un po’ nella norma insomma…

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